È possibile licenziare un dipendente per varie ragioni che vengono appunto chiamate “motivi di licenziamento”. La domanda che ci viene posta più spesso è come funziona il licenziamento con il contratto a tempo indeterminato.
Il lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato può essere licenziato per queste principali motivazioni
- Per giusta causa
- Per giustificato motivo
- Per motivazioni aziendali
Licenziamento per giusta causa
Si ha quando il dipendente ha prodotto un grave danno all’azienda tale da non poter essere semplicemente sanzionato. Per poter essere avviato questo tipo di licenziamento è necessaria:
- che il danno sia rilevante
- che il danno sia stato commesso in maniera intenzionale
- che il danno sia stato preceduto da altri danni analoghi precedentemente sanzionati
Quando il danno è enorme si parla invece di licenziamento in tronco, ossia senza alcun preavviso e senza nessuna indennità
Licenziamento per giustificato motivo soggettivo
Il giustificato motivo è costituito da un motivo meno grave rispetto alla giusta causa. Ad esempio la violazione di alcune regole aziendali o lo scarso rendimento. In questo caso va concesso un preavviso al lavoratore che deve essere retribuito fino al licenziamento effettivo.
Questo licenziamento, per essere realizzato a norma, prevede di adottare una precisa procedura. Qui un avvocato del lavoro può rivelarsi una figura utile.
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo
Si tratta del licenziamento che si mette in atto quando l’azienda è in crisi o decide di affrontare una ristrutturazione. Il datore di lavoro ha diritto a operare una ristrutturazione. Questo licenziamento può essere messo in campo quando, ad esempio, la mansione svolta dal lavoratore non è più ritenuta utile. Il lavoratore può contestare il fatto di non essere stato riutilizzato in altra mansione (obbligo di ripescaggio)
Penali e rischi di un licenziamento
Dal 7 marzo del 2015 è stato introdotto il Jobs Act che di fatto rende più semplice il licenziamento. Secondo questa disciplina in caso di contestazione il giudice può condannare il datore di lavoro al pagamento di un’indennità non inferiore a 4 mesi e non superiore a 24. Per conoscere nel dettaglio i rischi specifici di un licenziamento la cosa migliore è chiedere una consulenza ad un buon avvocato esperto di diritto del lavoro.
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Licenziamento di un dipendente
in breve
- Con il Jobs Act è molto più semplice licenziare
- Si può licenziare per giusta causa o per giustificato motivo
- Il datore di lavoro ha diritto a ristrutturare la sua azienda e a licenziare