La legge 104: come funziona l’assistenza per i portatori di handicap
Lo Stato garantisce una gamma di diritti, integrazione sociale e assistenza per coloro che dimostrano di essere portatori di handicap e per le loro famiglie. La legge che regola l’accesso a questi strumenti di tutela è nota come “Legge 104”.
Per poter usufruire dei benefici derivanti dalla legge 104 è necessario presentare una domanda all’INPS. Sarà questo ente previdenziale a istituire una Commissione Medica per esaminare il caso proposto svolgendo tutte le indagini mediche necessarie.
Al termine dell’indagine la Commissione Medica dell’INPS stabilisce se il soggetto esaminato è idoneo o meno a ricevere l’assistenza prevista per legge. L’elemento discriminante è essere considerati “portatori di handicap”. Quando il responso è negativo l’INPS recapita un verbale che recita “Ai sensi dell’art. 4 della legge 05 febbraio 1992 n.104, la Commissione Medica riconosce l’interessato: non portatore di handicap”.
In questo caso – quando c’è un rigetto dell’istanza – si viene esclusi dalla possibilità di usufruire della legge 104. L’handicap, infatti, è una condizione necessaria per il riconoscimento dei benefici di questa legge. È bene sapere, però, che se si ritiene di aver subito un giudizio non congruo è possibile fare ricorso e contestare il verbale.
Per contestare il verbale è possibile intraprendere due percorsi
- Presentare una domanda di revisione del giudizio della Commissione Medica
- Presentare un ricorso giudiziario chiamando in causa l’INPS
Come si contesta un verbale della Commissione Medica per la Legge 104
La strada più semplice da intraprendere è quella di presentare una domanda di revisione all’INPS che consiste nel chiedere una nuova visita ad opera della Commissione Medica. La domanda può essere presentata online o tramite patronato
Quando anche la domanda di revisione non subisce gli effetti sperati – ossia porta a un nuovo rigetto – è possibile presentare un ricorso giudiziario presso il tribunale competente (quello che opera nel distretto territoriale del residente che ha presentato domanda).
Per poter presentare il ricorso è necessario presentare un Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) la cui istanza deve essere presentata entro sei mesi dal rigetto della domanda di accreditamento per la 104.
In caso di ricorso giudiziario il giudice che prende in carico la causa è tenuto a nominare un Ctu (consulente tecnico d’ufficio), ossia un medico esperto nella patologia da esaminare. La parte che presenta il ricorso può invece nominare un proprio perito di parte. La causa di solito prevede che entrambi i tecnici – d’ufficio e di parte – analizzino il caso in questione presentando le proprie osservazioni al giudice. Il giudice deciderà a questo punto se accogliere o meno l’istanza del richiedente.Quando il giudice accetta il parere del tecnico produce la cosiddetta omologa che di fatto sostituisce il verbale negativo dell’INPS per cui si era fatto ricorso. In questa circostanza l’INPS è tenuta a erogare i servizi entro 120 giorni dalla sentenza. In questo caso il richiedente ha vinto la causa di ricorso all’INPS per la legge 104.

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Ricorso INPS legge 104
in breve
- Per accedere alla Legge 104 l’INPS deve riconoscere il richiedente come portatore di handicap
- L’INPS sottopone il richiedente a un esame per stabilire se è portatore di handicap. Tale esame può essere negativo
- È possibile impugnare il verbale dell’INPS e presentare una domanda di revisione
- È possibile impugnare il verbale dell’INPS e presentare un ricorso giurisdizionale
Domande frequenti
Quanto costa il ricorso per la domanda sulla 104?Il costo del ricorso varia a seconda della parcella dei tecnici e dei legali che assistono il richiedente. In caso di ricorso giurisdizionale esistono delle soglie minime di reddito sotto le quali non si è tenuti a pagare le spese processuali. Non è quindi possibile stabilire con certezza il costo dell’iniziativa ma è possibile contattare un avvocato previdenziale per chiedere una stima più precisa dei costi.
Entro quanto tempo è possibile presentare un ricorso giurisdizionale?Il ricorso va presentato entro sei mesi dalla ricezione del verbale della commissione medica dell’INPS