Il d.lgs. 28/2010 impone l’obbligo di mediazione stragiudiziale per determinate tipologie di controversia condominiale come precondizione per poter procedere in sede giudiziale. Detto altrimenti per poter procedere con una causa vera e propria innanzi al tribunale si è prima obbligati al tentativo di mediazione stragiudiziale.
Sono diverse le controversie condominiali che devono essere affrontate in prima istanza con la mediazione obbligatoria. Eccone alcune:
- Vicende riguardanti le parti comuni e la destinazione d’uso delle stesse;
- Controversie relative all’amministratore;
- Spese fatte dal condomino senza autorizzazione dell’amministratore o dell’assemblea;
- Questioni inerenti il regolamento di condominio;
- Questioni inerenti l’impugnazione delle delibere condominiali;
- Controversie in tema di riscossione dei contributi (N.B. la mediazione obbligatoria non si applica nei procedimenti per ingiunzione, inclusa l’opposizione);
- Liti tra condominio e condomini
Come funziona la mediazione obbligatoria
Una volta presentata istanza presso un organo di mediazione, che deve necessariamente essere ubicato nella circoscrizione del tribunale ove il condominio è situato, il responsabile dell’organismo dovrà nominare un mediatore professionista che fisserà un primo incontro tra le parti entro e non oltre i 30 giorni dal deposito dell’istanza.
Previa autorizzazione dell’assemblea condominiale, è l’amministratore a rappresentare il condominio.
Durante il primo incontro il mediatore dovrà rivolgersi alle parti coinvolte – accompagnate obbligatoriamente da un legale di riferimento – per prendere atto dell’esistenza o meno della possibilità di arrivare ad un accordo tra le parti.
Quando fallisce questo primo approccio il provvedimento viene dichiarato chiuso e si apre la via giudiziale. Se invece c’è accordo tra le parti a cercare una risoluzione stragiudiziale della questione, il percorso può andare avanti e risolversi, dopo altri incontri, con un accordo o con un assenza di accordo (che aprirà anche in questo caso la via al percorso giudiziale classico).
E’ comunque sempre l’assemblea a deliberare in merito alla proposta di mediazione, la quale sarà sottoposta ai condomini dall’amministratore successivamente al primo incontro di mediazione.
Il d.lgs. n. 28/2010 fissa in tre mesi il termine di durata massima della mediazione
A.L.A. Studio Legale. Al tuo fianco per i tuoi diritti
Nella mediazione condominiale la presenza di avvocati per le parti in causa è obbligatoria. ALA è uno Studio Legale con avvocati esperti di diritto condominiale. Siamo, insomma, gli avvocati adatti alle esigenze di condominio e condomini. Contattaci per esporci il tuo caso. Troveremo una soluzione adatta alle tue esigenze.
Contattaci e richiedi un colloquio orientativoDiritto condominiale
Il nostro team di legali è esperto in questioni che riguardano il diritto condominiale. Possiamo essere al tuo fianco durante un contenzioso con un vicino o con l’amministratore. Possiamo gestire il processo di impugnazione delle delibere condominiali. Sappiamo identificare le responsabilità dell’amministratore e possiamo essere utili in caso di danni derivanti da parti comuni a singoli o da singoli verso parti comuni. I condomini sono delle piccole società. A volte bisogna far valere i nostri diritti.
Le nostre sedi sono a Roma e a Bracciano (RM). Operiamo in tutta Italia.
Mediazione condominio per liti e controversie
in breve
- In caso di contenziosi condominiali è obbligatorio tentare una mediazione stragiudiziale
- Alla mediazione deve essere presente un legale per ognuna delle parti in causa
- Si può adire a vie legali solo quando la mediazione obbligatoria è fallita